Si sono tenute nel pomeriggio di martedì 21 luglio all’interno del Padiglione Slow Food due incontri sulla tutela di alcune razze e varietà vegetali a rischio di estinzione del territorio della Catalogna, dell’Albera e del Roussillon francesi. A parlarne, è stato chiamato Jean Lhéritier (Presidente del Convivium Slow Food Roussillon, ex Presidente di Slow Food France dal 2004 al 2011). Durante le due conferenze, sono state illustrate le caratteristiche della razza caprina catalana cresciuta in Francia da pochissimi allevatori e l’incredibile varietà di vegetali e prodotti tipici della zona.
La capra catalana contribuisce a evitare gli incendi e a salvare le tartarughe
Questa razza ovina è una capra a uso misto, di genere rustico, che ha circa due capretti l’anno, generalmente un maschio e una femmina. “Il primo allevatore che ci ha creduto è stato Martin. Sono tre le ragioni per cui la alleva” ha spiegato Lhéritier “Prima di tutto, questi animali sanno ripulire il sottobosco, contribuendo ad evitare gli incendi e a salvare la tartaruga tipica della zona. Inoltre, il loro latte è eccezionale e la loro carne eccellente". Oggi la capra catalana è stata inserita nell’Arca del Gusto Slow Food e viene fatta conoscere a nuovi allevatori e giornalisti per promuovere il più possibile la sua tutela all’interno del territorio.
Tante razze, molti vegetali e un vino marsalato IGP, il Rancio Sec
Tante le razze della zona, oltre alla capra catalana, che vengono tutelate grazie a Slow Food. Le mucche di Albera, per esempio e la pecora rossa di Roussillon. Le prime sono delle resistentissime mucche di montagna a rischio di estinzione, le seconde sono caratterizzate dal pelo corto e rosso. Da vent’anni, l’Associazione Internazionale nata grazie a Carlo Petrini tutela alcuni vegetali autoctoni come l’uva da tavola Jaumets, la cipolla rossa di Touloges, la rapa di Cerdogna, la mela coquette del Conflent e l’albicocca rossa di Roussillon. Un ultimo prodotto tutelato che è stato anche riconosciuto con il marchio IGP nel 2012 è il vino Rancio Sec, Presidio Slow Food dal 2004. “Tutelare la biodiversità è importantissimo” ha spiegato Jean Lhéritier “ senza di essa, non abbiamo abbastanza strumenti per sopravvivere”.
