Il Kuwait ha celebrato il 9 settembre il primo anniversario del conferimento ufficiale da parte delle Nazioni Unite del titolo all’Emiro Sheikh Sabah Al - Ahmad Al - Jaber Al-Sabah come “Leader Umanitario” e dello Stato del Kuwait come “Centro Umanitario Internazionale”. L’evento si è tenuto presso il Padiglione del Kuwait e ha visto la partecipazione di Abdullah Al-Maatouq Maatouk, Presidente dell’International Islamic Charitable Organisation e Inviato per gli Affari Umanitari in Siria del Segretario Generale ONU, e di Lama Al-Othman, Direttore del Dipartimento di Sviluppo delle Risorse della Kuwait Red Crescent Society che ha mostrato il lavoro svolto dall’organizzazione in giro per il mondo. Alla cerimonia ha partecipato anche il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino.
Una vocazione che ha le radici nelle umili origini
Le origini umili dello Stato del Kuwait hanno portato il Paese a impegnarsi attivamente per la realizzazione di progetti umanitari e benefici internazionali e hanno messo in luce la sua innata capacità di offrire aiuto ai bisognosi. Questa capacità è diventata concreta soprattutto dopo lo sviluppo economico che ha incoraggiato il Governo a diventare un modello da seguire in ambito umanitario. Il riconoscimento da parte del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon per il Kuwait è arrivato anche in seguito all’organizzazione della Prima, della Seconda e della Terza International Humanitarian Pledging Conference a favore dei profughi siriani (2013, 2014, e 2015) riuscendo a raccogliere fondi per 7,5 miliardi di dollari in tre anni.
Il Padiglione Kuwait, un esempio per la qualità dei contenuti
“Questa è l’idea di come i padiglioni devono essere attivi a Expo Milano 2015, è importante che organizzino anche eventi che offrano ai visitatori contenuti. Per questo ringrazio il Kuwait due volte - ha dichiarato Pasquino - sia per ciò che sta organizzando e offrendo in questi sei mesi, sia per gli sforzi e gli aiuti umanitari che sta portando avanti in Siria e nel resto del mondo. Perché se portiamo la pace all’interno dei Paesi, le persone non saranno più obbligate lasciare la loro terra”.
“La selezione di Sua Eccellenza l’Emiro del Kuwait come ‘Leader Umanitario’ è il risultato di una lunga storia di carità e volontariato. Il popolo del Kuwait continua a guardare all’importanza della pace e della sicurezza internazionale, ma soprattutto della convivenza tra popoli sulla base delle regole di amicizia e rispetto reciproco”, ha concluso Abdullah Al-Maatouq Maatouk.
